Nuovi dati faunistici e tassonomici su Aleocharinae delle tribù Lomechusini, Hoplandriini, Oxypodini e Aleocharini del Sudamerica (Coleoptera, Staphylinidae) Author Pace, Roberto text Beiträge Zur Entomologie = Contributions to Entomology 2009 2009-07-15 59 1 133 173 https://www.contributions-to-entomology.org/article/view/1743 journal article 6463 10.21248/contrib.entomol.59.1.133-173 6375cc5c-ff07-40a5-bc53-68d06da2fc9f 0005-805X 4752253 Macrogerodonia paraensis n. sp. ( Figg. 60-62 ) Materiale tipico: Holotypus , Brasilien , Para , Umg. Belem, Umg. Capitao Poco, Juni 1983 , leg. H. Franz ( NHMW ) . Descrizione: Lunghezza 5,4 mm . Corpo lucido con avancorpo bruno-rossiccio e addome giallo-rossiccio; antenne bruno-rossicce con i tre antennomeri basali e l’undicesimo giallo-rossicci; zampe giallorossicce. Punteggiatura del capo superficiale. Granuli del pronoto forti sono diffusi fino allo spigolo trasverso prebasale, oltre il quale non si trovano granuli. Granulosità delle elitre grossolana e assai saliente, assente sulla fascia perimarginale trasversa posteriore. Uroterghi liberi nudi con quinto urotergo libero del maschio punteggiato sulla metà anteriore e striato longitudinalmente su quella posteriore con granuli allungati interposti. Punteggiatura e striatura non sono presenti ai lati di questo urotergo libero del maschio. Sesto urotergo libero del maschio opaco tranne ai lati, con forti granuli. Edeago figg. 61-62. Comparazioni: La nuova specie è chiaramente distinta da M. magnicollis BERNHAUER, 1941 , del Perù ( holotypus  da me esaminato. Il pronoto di questo esemplare è perduto). Se ne distingue per gli antennomeri quarto a decimo più lunghi che larghi (trasversi in magnicollis ) e per le elitre fortemente granulose su tutta la superficie, tranne al margine posteriore, mentre in magnicollis la forte granulosità è presente solo sulla fascia perisuturale, assente sul resto delle elitre. L’edeago della nuova specie è arcuato all’apice distale, in visione ventrale, e appuntito in magnicollis . Etimologia: La nuova specie prende nome dalla regione del Para .