Flora vascolare spontanea della città di Modena: analisi del centro storico
Author
Buldrini, Fabrizio
Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università degli Studi di Bologna, Via Irnerio 42, 40126 Bologna, Italia.
Author
Gentilini, Matteo
Orto Botanico - Dipartimentodi Scienzedella Vita, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Viale Caduti in Guerra 127, 41121 Modena, Italia.
Author
Bruni, Cinzia
Orto Botanico - Dipartimentodi Scienzedella Vita, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Viale Caduti in Guerra 127, 41121 Modena, Italia.
Author
Santini, Claudio
Gruppo Flora Modenese, Via Sant’Orsola 7, 41121 Modena, Italia.
Author
Alessandrini, Alessandro
Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali - Regione Emilia-Romagna, Via Galliera 21, 40121 Bologna, Italia.
Author
Bosi, Giovanna
Orto Botanico - Dipartimentodi Scienzedella Vita, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Viale Caduti in Guerra 127, 41121 Modena, Italia.
text
Natural History Sciences
2020
2020-06-19
7
1
3
56
http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2020.443
journal article
10.4081/nhs.2020.443
2385-0922
Gazania
Hybrida
Group –
H
scap, Coltivata;
ACC
– Neofita, casuale nell’area indagata; euri-urbanofila.
Via San Giovanni del Cantone, Via San Martino.
Entità nuova per la flora d’Italia (le fotografie digitali sono disponibili presso gli autori). Una dozzina d’individui molto giovani, ridotti a poche foglie basali; solo in Via San Giovanni del Cantone l’esposizione più soleggiata permise lo sviluppo delle foglie tipiche degl’individui maturi, profondamente lobate, e di un capolino, poi non apertosi. Osservata fiorita ai piedi di un muro in periferia di Modena a ottobre 2016; la pianta resisté all’inverno, ma scomparve all’inizio di giugno dell’anno seguente per una pulizia della vegetazione spontanea lungo il marciapiede. Gli esemplari censiti avevano foglie coriacee lucide, verde scuro, con picciolo lungo e lamina decorrente, oblanceolate quelle basali, pennato-partite o pennato-sette le altre, debolmente ragnatelose sulla pagina superiore e bianco-feltrose su quella inferiore; peduncolo fiorale con peluria sparsa cigliato-ragnatelosa; ricettacolo sub-circolare a base tronca, con 2 serie di squame interne strette, oblunghe, triangolari, acutissime, con margini scariosi, e 1 serie di squame esterne in tutto simili alle precedenti, ma con margini cigliati; capolino unico, con fiori ligulati giallo intenso, con una macchia bruno scuro alla base e una banda rosso-brunastra sulla faccia esterna dei petali, e fiori tubulosi giallo intenso.
I
caratteri sopra detti paiono intermedi fra quelli di
G. ciliaris
DC.
,
G. jurineifolia
DC.
e
G. linearis
(Thunb.) Druce (
Magee
et al.
, 2011
)
; al momento però è impossibile risalire con esattezza alle specie da cui la
cultivar
è stata ottenuta.
Varie specie di questo genere, coltivate per ornamen- to, in diverse regioni sono state osservate quali neofite casuali o già nelle prime fasi del processo di naturalizzazione; si conoscono popolazioni sub-spontanee di
G. linearis
in
Toscana
,
Molise
,
Puglia
,
Calabria
e
Sardegna
(presenza dubbia) e di
G. rigens
(
L
.) Gaertn. in
Trentino-Alto Adige
,
Veneto
,
Liguria
,
Emilia-Romagna
,
Toscana
,
Lazio
,
Abruzzo
,
Campania
,
Puglia
,
Sicilia
,
Sardegna
(
De Natale & Strumia, 2007
;
Celesti-Grapow
et al.
, 2009
,
2010
;
Faggi, 2017
;
Galasso
et al.
, 2018a
, 2019b). Le piante osservate a Modena forse derivano da disseminazione a opera d’individui mantenuti in vaso, benché non si possano escludere
a priori
altre forme di propagazione, come il trasporto accidentale di semi da qualche vivaio.